“Chi fa business si occupa delle cose non come sono, ma come potrebbero essere”. Herbert Simon, psicologo e sociologo a cui si deve, insieme ad altre menti, la fondazione della metodologia di Design Thinking, non ha dubbi: il business deve lavorare sempre con un occhio sul futuro, il suo centro non deve essere un concetto statico, deve bensì mutare nel tempo, inseguendo l’innovazione.

Il Design Thinking diventa quindi la risposta a questo bisogno di evoluzione: è difatti un metodo di gestione aziendale innovativo e dinamico, che contrappone la propria visione incentrata sulle persone al triangolo tipico delle Business School, che vede il business al vertice superiore, e persone e tecnologia alla base.

Il Design Thinking incuriosisce, attrae, e spinge le aziende a investire principalmente per 3 motivi:

  • Trasformazione digitale.
    La digitalizzazione è un processo inarrestabile, e sempre più rapido. Per riuscire a gestirlo è necessario ripensare i processi e le strutture in cui tali processi vengono applicati: il design thinking aiuta a creare pensiero analitico e intuitivo e a rendere il processo decisionale delle aziende più efficace e veloce.
  • Esplosione dell’imprenditorialità.
    Negli ultimi dieci anni il contesto imprenditoriale è stato sconvolto dalla crisi economica e dalla crescita di nuove realtà digitali, i social network su tutte. Di conseguenza è cresciuta, soprattutto nei giovani, la voglia di diventare imprenditori, una sfida non semplice da affrontare, ma più gestibile tramite processi creativi e innovativi, di design thinking appunto.
  • Tecnologie digitali.
    Il Design Thinking è uno strumento per le aziende utile a individuare strategie e possibilità di sviluppo che ben aderiscano alle proprie necessità, per sfruttare al meglio le opportunità proposte dalle nuove tecnologie digitali.

Parlando più tecnicamente, il processo di Design Thinking può trovare realizzazione in 4 modelli:

Modelli orientati alla creazione di una visione:

Modelli orientati alla ricerca di una soluzione:

Quale modello è il più diffuso?

Ogni modello è più o meno diffuso in base all’ambito di applicazione.

Ma nella pratica, come si struttura il metodo di Design Thinking?

Si svolge il 5 fasi:

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