Una SIC, ovvero una Social Impact Company (azienda ad impatto sociale) è un’impresa finanziariamente auto sostenibile e responsabile dal punto di vista ambientale e sociale.

Trasformare la propria azienda in una SIC apporterà giovamenti anche all’interno dell’azienda stessa oltre che all’esterno: il personale sarà più ingaggiato, la lealtà dei clienti più forte e l’immagine dell’azienda molto più rassicurante. Di conseguenza l’azienda crescerà più velocemente e efficacemente. Il fatto poi che sia impegnata a livello sociale e ambientale, darà lustro e buon nome alle sue azioni, innalzando la sua posizione agli occhi del pubblico.

Il più delle volte, però, si tende a vedere come SIC qualsiasi azienda che non sia SICk: letteralmente “malata”, metaforicamente un’azienda che pone il profitto prima della salute e del benessere delle persone e dell’ambiente. Se un’azienda non è SICk, può semplicemente essere un’azienda che non produce malessere, ma nemmeno benessere, e quindi un’azienda che sta nel mezzo e non può essere definita in nessuno dei due modi.

Portare la vostra azienda a diventare SIC è un percorso lungo e complesso, che si può realizzare solo seguendo un concetto di base chiamato Triple Bottom Line (TBL).

Come vedete rappresentato nel grafico, sono 3 gli aspetti su cui lavorare: finanziario, sociale e ambientale. Equilibrando gli obiettivi di questi tre ambiti, si giungerà ad un risultato socialmente impattante.
Ma in pratica, come può un’azienda creare impatto sociale?

Ci sono 5 diverse modalità attuabili.

  • Organizzazioni nonprofit: sono imprese in cui l’unico obiettivo è quello sociale. Di conseguenza tutto ciò che viene guadagnato da queste organizzazioni viene speso per portare avanti la loro missione.
  • B-Corps: sono aziende che possiedono una lista di prerequisiti necessari ad essere considerate SIC anche se non è il loro obiettivo primario. Un requisito è ad esempio la trasparenza nell’identificare e pubblicizzare il loro apporto sociale e ambientale.
  • Mission-First Businesses: queste imprese sono orientate ad una missione socialmente impattante, ma, al contrario delle nonprofit, generano profitto, pur mantenendo il loro impegno sociale come primo obiettivo aziendale.
  • Socially Responsible Businesses: aziende di questo tipo non mettono al primo posto la missione sociale e ambientale, ma lavorano coscienti dell’impatto che potrebbero avere, preoccupandosi della società e dell’ambiente circostante.
  • Big donors: invece che lavorare direttamente nell’ambito sociale o ambientale, alcune aziende decidono di optare per uno sforzo finanziario a favore di aziende che se ne occupino direttamente: devolvono quindi una percentuale del proprio guadagno in operazioni sociali praticate da terzi.

Ma che cosa rende davvero efficace una SIC, a prescindere dalla tipologia di azienda a cui si rifà?

  • Per far sì che una SIC funzioni, è necessario scegliere un problema ambientale o sociale molto generico e concentrarsi su di esso. Nel tempo potrebbe poi evidenziarsi un derivato minore di quel problema da seguire più da vicino, ma ciò è possibile solo partendo con larghe vedute.
  • Mantenere il grafico TBL equilibrato nelle sue parti.
  • Focalizzarsi su una missione e farla diventare il punto su cui concentrare l’attenzione dell’intera impresa. 

Possiamo ora concludere con un ragionamento utilitaristico: portare avanti una SIC è una scelta moralmente nobile, ma non solo: con l’avvento del digitale e i cambiamenti sociali e ambientali che stiamo affrontando nel nostro secolo, le imprese ad alto impatto sociale sono il futuro del commercio, e sono quindi destinate a crescere sempre di più anche economicamente.

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