Il middle manager sta nel mezzo, come il nome stesso ci suggerisce: è mediatore tra la vision strategica espressa dai top manager e le attività quotidiane delle figure operative, e cerca di portare la comunicazione dall’alto verso il basso e viceversa. Proprio per questo motivo è una figura che necessita di lavorare parecchio sul suo modo di relazionarsi con il team, studiando i propri collaboratori e i loro obiettivi personali e cercando di trarre insegnamento dai contatti con i top manager, così da poter crescere a livello personale e professionale.
Il ruolo del middle manager in azienda.
Secondo una ricerca condotta da Quadrifor, il 31% delle aziende ritengono i middle manager “importanti per la definizione delle strategie”, il 57% li vede come “determinanti per il raggiungimento degli obiettivi di performance”, e secondo il 58,8% sono “necessari al buon funzionamento dell’impresa”.
Il ruolo del middle manager è fondamentale per i top manager, che lo vedono come un collegamento diretto e sempre attento con il team, e allo stesso tempo ha un ruolo portante anche per i collaboratori ai diversi livelli dell’azienda, che sanno di poter contare su una personalità di spicco che può farsi portavoce facendo leva sul rispetto e la considerazione che riceve dai piani alti.
Il middle manager del futuro.
Il business si evolve, e con esso anche le figure di spicco che lo portano avanti.
Ci sono alcune caratteristiche su cui il middle manager, in questa trasformazione, deve necessariamente lavorare:
Sviluppare nuove soft skill che in precedenza erano richieste solo ai top manager.
Imparare ad ascoltare e sviluppare le capacità relazionali per comunicare in maniera chiara ed efficace.
Muoversi agilmente all’interno dell’azienda dialogando e collaborando con i propri collaboratori e con i team complementari al suo: deve diventare lui stesso leader e coach.
Puntare allo sviluppo delle competenze dei membri del team che gestisce, cercando di mantenere il proprio ruolo sul supporto, piuttosto che sul controllo.
Puntare a superare le logiche push: a vincere sono le logiche pull.
In tutto ciò, un buon leader di middle management deve sviluppare anche una passione per il proprio lavoro, che dovrebbe incontrarsi in alcuni punti con la mission dell’azienda, così da rendere il tutto più autentico e spontaneo.
Secondo Sarah Young e il dottor Allison Poss, esperti del settore, il modo migliore per sviluppare il legame con l’azienda è creare una lista di argomenti che ci appassionano e in cui sappiamo di eccellere e metterli poi a confronto con le esigenze dell’azienda: in questo modo sarà più facile identificare delle similitudini, che potranno diventare le basi per un lavoro motivato e motivante.
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