La EVP, Employee Value Proposition, è un dato interessante da prendere in considerazione per le aziende, perché è quell’insieme di valori che una compagnia riesce a offrire ai propri dipendenti, ed è utile nella gestione dei collaboratori. Infatti, oltre a attirare nuovi candidati, la EVP aiuta a coinvolgere e trattenere chi già lavora in azienda e a trovare i candidati perfetti per i posti vacanti.
Il punto fondamentale per far sì che questa proposta soddisfi le aspettative sta nel visualizzare i lavoratori in cerca di occupazione come clienti in cerca di un prodotto: se vogliamo vendere un prodotto di alta qualità comunichiamo in un certo modo, e la stessa cosa dobbiamo fare se vogliamo attirare (e trattenere) lavoratori di qualità.
Cosa si può fare per attirare nuovi collaboratori verso la propria azienda?
Alcune aziende offrono semplicemente uno stipendio più alto: non è una cattiva pratica, ma rischiano che qualcuno rilanci e si accaparri i collaboratori migliori con una proposta economicamente più allettante. Le aziende più attente, invece, si prodigano per creare valore, sì, ma un valore che va al di là di quello puramente economico.
Di quale aspetto i lavoratori tengono maggiormente conto
nella scelta della loro occupazione?
Da una ricerca condotta da LinkedIn nel 2017, è emerso che i lavoratori scelgono la loro occupazione tenendo in considerazione 3 diversi aspetti: lo stipendio, l’opportunità di carriera e gli stimoli generati dal ruolo ricoperto. Come si può notare dal grafico, questi 3 aspetti si equivalgono in quanto a importanza: è quindi evidente che i lavoratori non cercano solo un buon guadagno, ma anche un’azienda in cui giovarsi di un ritorno di valore.
È possibile individuare 5 categorie di valore che vanno a creare appeal nei confronti di un’azienda:
- Compenso: stipendo, bonus, promozioni.
- Benefici: ferie previste, giorni di malattia, assicurazione.
- Carriera: possibilità di crescita e progresso, percorsi di formazione, consultazione professionale, valorizzazione del talento.
- Ambiente lavorativo: comprensione dei lavoratori, vita lavorativa equilibrata, senso di autonomia, obiettivi personali, riconoscenza per il lavoro svolto.
- Cultura aziendale: relazioni positive con i colleghi, i manager e i leader dell’azienda, fiducia, collaborazione, spirito di squadra e supporto vicendevole, allineamento con gli obiettivi dell’azienda, responsabilità sociale.
Creare una EVP che vi distingua rispetto alle altre aziende è solo il primo passo. Una volta creata, va pubblicizzata e resa pubblica, e per farlo si possono sfruttare i canali più disparati: social network aziendali, referral, eventi di talent networking, sito aziendale, in base alle esigenze e agli obiettivi prefissati.
Ogni azienda presenta caratteristiche peculiari uniche e irripetibili: per questo motivo non esistono indicazioni sempre valide per la costruzione di una EVP ottimale: va creata ad hoc, tenendo conto dell’importanza dei 5 punti precedentemente elencati e soppesandoli in base a ogni singolo caso.
CONDIVIDI L’ARTICOLO!
Related Posts
14 Gennaio 2019
Leadership: un fine gioco di equilibri.
Il ruolo del leader non è semplice: deve guidare con fermezza e autorità, ma anche consigliare e affiancare i propri collaboratori con empatia. La…
24 Dicembre 2018
Istruzione e innovazione: due rette parallele o incidenti?
La parola più ricorrente per le aziende e imprese nel nostro secolo è “evoluzione”: il mercato è in costante cambiamento, gli strumenti tecnologici…
3 Dicembre 2018
Evoluzione e lifelong learning: l’istinto all’eccellenza.
Chi evolve eccelle. Chi non evolve si estingue. Una verità semplice, che conosciamo da sempre. Dalla preistoria a oggi, i confini della nostra…