La parola più ricorrente per le aziende e imprese nel nostro secolo è “evoluzione”: il mercato è in costante cambiamento, gli strumenti tecnologici migliorano ogni giorno e le competenze richieste variano velocemente.
Con l’evoluzione della tecnologia, evolve conseguentemente anche l’azienda, ed è necessario tenere aggiornati tutti coloro che ne fanno parte, a tutti i livelli. Perché il progresso della tecnologia è niente, se a progredire non sono anche coloro che la usano.

È necessario quindi trasformare i lavoratori in learning worker, e cioè offrire loro dei percorsi d’insegnamento atti a implementarne le conoscenze. Istruzione e innovazione vanno di pari passo.

Ma in che senso va intesa la parola “istruzione”?
Seguendo le considerazioni che abbiamo fatto, l’insegnamento di nozioni a priori non è sufficiente, perché permette l’apprendimento di informazioni e conoscenze di base riguardo le tecnologie esistenti in quell’ambito in quel momento, ma dall’attimo immediatamente successivo diventano conoscenze vecchie, superate, quasi inutili. La soluzione è quindi introdurre in azienda un percorso di learning continuativo, che segua la crescita individuale di ogni lavoratore, così da permettergli di stare al passo con la crescita dell’azienda intera.

Il vostro compito, in questa situazione contingente, è trovare la soluzione migliore da proporre al vostro organico.
Ci sono alcuni punti fissi da tenere a mente durante la scelta di un corso d’aggiornamento aziendale:

  • Metodologia: le metodologie formative sono tante e tutte diverse tra loro, sono carte da giocare nel turno più giusto e combinate in modo studiato, per farne fruttare il potere.
  • Aula: l’aula non è solo uno spazio fisico in cui svolgere attività d’apprendimento, è una palestra formativa, un luogo di confronto e un’occasione per condividere esperienze.
  • Formatore: non deve occuparsi solo di passare contenuti agli studenti, ma anche di guidare la regia del processo di apprendimento che li vede coinvolti.
  • Supporter: avere una rete di supporter interna è un buon modo per tenere attivo il processo d’apprendimento, coinvolgendo in modo differente ogni parte del team, affidando responsabilità e ruoli di coaching.
  • Contaminazione: contenuti e linguaggi devono essere variegati e ben mescolati tra loro, per aumentarne l’efficacia formativa.
  • Comunicazione: creare campagne di comunicazione che parlino dei corsi organizzati dall’azienda è fondamentale.

In ogni caso, è necessario tenere conto del fatto che non esiste una soluzione unica per tutti.
Stefano de Nicolai, docente dell’università di Pavia, interrogato sull’efficacia dell’insegnamento come viene inteso comunemente oggigiorno, risponde con una similitudine calzante e molto significativa: “Offrire un servizio identico a una classe di 100 ragazzi ciascuno con 100 storie diverse è come aprire un negozio di calzature offrendo al pubblico solo scarpe numero 41.”. L’obiettivo è insegnare a ognuno ciò di cui ha bisogno, traendo il massimo risultato e minimizzando gli sforzi immotivati: è importante analizzare il contesto e gli argomenti da affrontare, per veicolarli nel miglior modo possibile.
Ma il consiglio più importante è quello di non dimenticare che con questo processo state investendo nel bene più prezioso che avete nella vostra organizzazione: le persone.

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